Avvertenze: se state cercando un post motivazionale, qualcosa di romantico e sdolcinato, le parole di una sognatrice.. Ecco, scrivetemi in privato, vi consiglierò una lista di blog per future mamme che adorerete. Io sono cinica, e nonostante gli ormoni impazziti questo è il mio punto di vista più lucido mai avuto.
Non sono mai stata fanatica del “poi”: non mi interessa crescere, maturare, diventare grande, perché nei panni dell’eterna ragazzina ci vivo alla perfezione. Ma in fondo una cosa me la sono sempre chiesta, da donna e da curiosa quale sono: Come ci si sente in gravidanza?
Unta, gonfia e stanca.
Unta, perché ho scelto la via della difesa aggressiva contro le smagliature.
Nessuno mi chiederà nella vita di posare per un servizio in cui dovrò sembrare fresca come una rosa, ma questo non vuol dire che io non debba amarmi: amore significa rispetto, e questo passa anche per la cura e la dedizione. Sì, io rispetto il mio corpo, perché è mio, ci dovrò vivere e dovrò sentirmici bene dentro. E io mi sento meglio in un corpo curato, per quanto possibile. Questo non vuol dire che io sia fanatica di estetica, vuol dire che faccio quel che posso, cerco di non trascurarmi evitando i danni maggiori. Il ché passa per un mucchio di euro investiti in creme e oli di vario tipo, dai naturalissimi ai più commerciali e finora ho vinto io! (eh eh!)
Gonfia, inutile spiegarlo. La gravidanza omaggia le future mamme di un’irregolarità intestinale che, detta fuori dai denti, si può chiamare pure blocco totale della circolazione, e questo va addizionato al proprio sentirsi. Tutte noi abbiamo la misura del nostro corpo: sappiamo che abbiamo un numero indefinito di centimetri tra un punto a e un punto b in mezzo al quale passeremo in modo agile. Ho scoperto che questo numero di centimetri era: una anta dell’ascensore aperto, e ci passavo di profilo (non l’avevo mai notato finché non sono rimasta incastrata in mezzo di recente); lo spazio tra la porta e il mobiletto del mio bagno (guarda caso oggi ho battuto prima con la maniglia, poi col mobile); un angolo minore del previsto di apertura dello sportello della mia auto quando parcheggio stretta a un’altra (vi devo dire come me ne sono accorta?).
E poi i vestiti. Le mie felpe comode sono diventate adesive e corte (rappresentazione grafica in basso);
le cosce hanno quintuplicato il proprio volume (al punto che mi sono chiesta se il pupo nel pomeriggio riposi sui miei morbidi cuscinetti) e i pantaloni sono diventati un tabù: credevo di dover vivere per un anno con cosi larghi e informi, finché, vinta dalla debolezza della proposta commerciale, non ho fatto una ricerca on line, trovando il sito di moda premaman francese Envie de Fraise. Rivelazione! Oltre a una serie di abiti e camicie veramente belli (e dovreste sentire la qualità dei tessuti) ho trovato i pantaloni perfetti: belli, comodi e mi stanno bene! Il peccato è doverli usare per altri 4 mesi o poco più.Stanca: beh, cambia il baricentro, e ogni donna vi si adegua in modo naturale: io facendomi venire la lordosi, tipo. Inizio a fare le faccende domestiche e la schiena si blocca, fa male, il ginocchio destro inizia a dare segnali mai avvertiti finora, ho il fiatone anche se parlo al telefono per più di tre minuti e ancora devo iniziare il sesto mese: Virgi, in bocca al lupo.
E non sto aprendo il macro argomento fame: quella c’è sempre, non ci sfuggite, non imparerete a conviverci. Io ho trovato due rimedi: faccio le pulizie, così mi tengo impegnata e non mangio, oppure mi preparo un the che mi riempie lo stomaco di acqua.
Quindi mi chiedevo: ma quelle meravigliose rappresentazioni di gestanti felici e radiose che riposano sulla poltrona dei sogni, in una stanza rigorosamente luminosa e sui toni pastello, leggendo un libro:
1. Chi ve l’ha pulita la casa? Perché io, per averla in quel modo, mi devo stancare il triplo e quando mi butto sul divano ho le occhiaie stile panda e certamente non sorrido;
2. Perché non si vedono invece donne che grattano la pancia (perché fa un sacco di prurito, diciamolo!) oppure che scappano a far pipì? O, ancora più verosimile, altro che sorrisi soddisfatti e sereni: i pianti! Gli ormoni non li gestisci, piangi in modo improprio e inoppurtuno. Io, per esempio, piango davanti a Sex and the city: lo so tutto a memoria, battuta per battuta, mi fa sempre ridere, eppure, alla fine di ogni puntata, ho i lacrimoni. Ditemi voi se è vita.
E nonostante tutto, quando inizi a sentirlo, è magia.
ahahahahahahah
Non avresti potuto descrivere meglio la situazione.
Non te lo dico, però, che anche la magia del sentirlo (sentirla nel mio caso) giunta all’ottavo mese quando ti schiaccerà lo stomaco e mangiare sarà un incubo, o quando con la testolina, se già girato, o i suoi piedini o il suo morbido culetto faranno qualcosa tipo toc toc sulla vescica già di suo in delirio da mesi…ecco diciamo che non è polvere di stelle……..ma comunque non vedremo l’ora di averli tra le braccia <3
Un abbraccio Virgi!
Come ti capisco…nausee a parte che non ho, ma lottare contro la fame non è comunque bello…