La frase più gettonata di tutta la mia gravidanza è stata: “goditi la pancia, ti mancherà“.
Sono passati quasi due mesi dalla nascita del bimbo e vi dirò, non ho mai ripensato a quel periodo con rimpianto. Molte donne lo riescono a vivere come uno stato di grazia in cui ormoni e proiezioni future concorrono a regalare sorrisi e gioia.
Personalmente ho quasi dimenticato la mia vita con la pancia da subito: le corse notturne per andare al bagno, la maleducazione della gente che non mi ha mai agevolato in nulla, e poi il gonfiore demotivante dell’ultimo mese che mi ha reso più brutta, parecchio irritabile e molto più stanca del previsto. Dal momento in cui mi hanno messo sul petto il mio piccolo sporco ed emaciato bimbo, chissenefrega di tutto. Quei calcetti che tanto amavo toccare erano lì, piedini minuscoli che accarezzavo. Quella schiena che riuscivo a distinguere era la stessa che accarezzavo nel primo abbraccio con Lui. E le manine che mi facevano il solletico in basso erano le stesse che mi afferravano la maglietta mentre imparavo ad allattarlo. Ma scoprivo il suo bellissimo viso, riconoscevo in alcuni tratti gli stessi tratti che conosco a memoria del mio ragazzo, mi stupivo delle meravigliose smorfiette con cui Lui si esercita per quando gli serviranno le differenti espressioni nella vita. Ecco, ciò che più mi è piaciuto della gravidanza è la timida anticipazione del mio Niccolò.
Ma non solo.
Dopo trent’anni, per nove mesi io ero diventata un po’ il centro del mondo per chi mi stava vicino. Vuoi perché nessuno avrebbe scommesso un euro sul binomio Virginia-mamma, vuoi perché almeno avevo qualcosa da raccontare -visto che non parlo mai di Virgola. È stato un periodo “filtro” di riscoperta, che mi ha mostrato chi davvero era vicino a me, chi lo era da sempre e magari mi era meno chiaro e chi non lo era affatto, magari amici di una vita. Amici. Vabbè.
Subito dopo il parto, invece, la Virgi-centro del mondo si è immediatamente eclissata in visione periferica dello splendore che è il bimbo. Giustamente eh. Il classico “che hai mangiato?” si è trasformato in un algido “nutriti!”, amici con cui condividevo confidenze imbarazzanti e racconti irriverenti si sono trasformati in moine sdolcinate. La cosa è dolce e divertente allo stesso tempo, finché non ho capito che esiste davvero la temutissima congregazione delle esperte. Donne di tutte le età che dispensano verità assolute, mamme meritevoli di medaglia al valore per cui tu sbagli tutto sempre. Loro no, tu sì. E te lo dicono. Così finisce che tutto ciò che non va bene è un tuo errore, tutto ciò che va bene è fortuna, non merito.
Non si attacca subito bene per allattare? Hai il capezzolo sbagliato (??), mangi male, hai il latte inconsistente, poverina. Si scoprirà poco tempo dopo che il mio latte va benissimo e dovevamo solo conoscerci. Ho il latte? Fortuna. Non impegno, ché lui non mangiava molto e io mi sforzavo per stimolare la ghiandola e produrre oro bianco. No. Piange la notte? Torna il tormentone del “mangi male”, rinvigorito dai vari “mangia troppo”, “lo vizi”, “gli trasmetti nervosismo” (anche se non sono nervosa…). E poi imperativi sul bagnetto (sì, si può sbagliare anche un bagnetto), su come lo prendo, su tutto. Credo invece -e non sbaglio, lo so.- che l’amore ha sempre ragione, che possiamo non conoscere tecniche e approcci da manuale, ma il nostro sguardo conosce e capisce. Perché al nostro bimbo lo conosciamo da nove mesi prima che venisse al mondo, perché è stato -è e sarà per sempre- parte di noi, perché lo guardiamo così tanto che ormai conosciamo a memoria ogni dettaglio, angoli che cambiano ogni giorno sotto ai nostri occhi e che rimarranno scolpiti nei nostri ricordi tutta la vita.
Ma che ne sa la gente.
Condivido completamente. C’è sempre qualcuno che ha un consiglio per tutto… Ma l’istinto materno e l’amore di una mamma vincono su tutto e tutti.
Ti abbraccio
Chiara di Punto e Virgola Mamma
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Grazie, perché riesci sempre a farmi sorridere dicendo quello che tante tantissime volte avrei voluto dire io!
Irene mamma di Guido
Parole sante….è dolcissimè! Ma come avevamo fatto prima senza questi trapolini ?? Mai avrei pensato di scrivere una cosa del genere. ..ma siamo mamme… e innamorate!
Bellissimo il tuo racconto.io sono una di quelle a cui la pancia manca tantissimo,che veramente viveva in uno stato di grazia.noente nausee,niente dolori,niente gonfiori e una luce particolare sul viso e negli occhi che facevano dire a tutti che la gravidanza proprio mi donava.ed è vero,mi ha donato emozioni indescrivibili e soprattutto mi ha donato la mia cucciola.ora a distanza di 1 mese e 9 giorni dal parto,più la guardo più desidero avere anche un altro figlio il prima possibile
Io sono incinta di 24 settimane è già da un pezzo hanno cominciato a darmi consigli non richiesti, se poi ci aggiungi che sono una massa disabile con alcuni problemi motori… Aiutooooo! Già mi sento inadeguata io, se ci si mettono anche gli altri…
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