Sono sempre stata il contrario esatto di Miss Perfezione Mary Poppins.
Lei, tutto in ordine con un gesto. Io, tutto un delirio fuori e dentro. Lei, borsa vintage capiente dentro cui teneva il mobilio di una stanza. Io, borsa in pelle piccola dentro cui getto tanti di quegli scontrini che forse, se li sommi, ci arredi davvero una stanza. Lei, educazione e filastrocche. Io, risate e spritz che mi verso addosso.
Lei, i bambini di altri. Io, un figlio mio.
Mi ero ripromessa di tenere la borsa del nanetto sempre in ordine –almeno quella: fasciatoio da viaggio, pochette porta salviettine e pannolini, un portaciuccio. In breve tempo sono riuscita a rendere un grande magazzino anche quella borsa: se devo uscire per tre ore devo portare tutti i cambi possibili. Seconda maglia più leggera, giacca pesante, impermeabile, calzini di lana, cappello leggero e cappello pesante, avessero a cambiare tutte le stagioni in centoottanta minuti. Quello che invece tengo stranamente sempre a posto è proprio quella pochette appena accennata prima. Al nanetto di quattro mesi non dici “fai la pipì e usciamo”, lui la fa appena usciamo. Un classico. E mi ritrovo a cambiarlo ovunque, specialmente sui sedili della macchina, ma l’ho cambiato al volo anche in treno, in aereo, in un elegante sushi bar milanese accanto ad altissime ventenni che ritoccavano il rossetto. In fin dei conti che serve? Un piccolo telo cambio, una salvietta, un pannolino pulito, pochissima manualità e il signorino torna sorridente.
E scopri così che il pannolino per lui è come la crema idratante per te: provi quelle che ti consiglia la mamma, le amiche, ma quando trovi quella con cui ti senti fresca non cambi più. Per Nicco ho fatto qualche tentativo, così come con le salviette, poi ho capito che, anche in questo caso, basta organizzarsi: è molto più comodo acquistare tutto insieme della stessa marca, quando ci si trova bene, piuttosto che provare di tutto un po’. Esistono per questo, per noi mamme confuse e molto felici, i kit nascita Pampers “Benvenuto al Mondo”: un solo brand, tutto ciò che occorre da subito per portarsi il proprio amore a spasso senza pensieri.
Effettivamente, anche nell’ospedale in cui è nato Nicco usavano Pampers Progressi, proprio quelli del kit benvenuto. Nel tempo ho capito che è il migliore pannolino per la sua pelle iper-delicata ereditata dal babbo. Quello che non sapevo – o diciamo a cui non avevo mai pensato – è che dopo la pipì (o peggio la pupù) d’ordinanza appena fuori di casa, il pH della pelle si altera e questo abbassa le difese della pelle, che si irrita più facilmente. Le salviettine che uso al cambio, le Pampers Baby Fresh, ripristinano velocemente i valori naturali del pH, prevenendo quegli arrossamenti che mi facevano venire un gran senso di colpa e impotenza.
Certo, non ti renderanno pettinata e magra come la ventenne milanese che si rifaceva il rossetto, però ti leva l’impiccio di dimenticare l’uno o l’altro articolo da comprare al supermercato, e poi sai che con quel brand ti trovi bene, quindi perché cambiare? Ecco quindi la chiave della comodità: una pochette sempre piena dello stretto indispensabile. Tanto a complicare tutto ci pensa la mamma e la sua ordinaria distrazione.